Favole e foglie

I segreri dei giardini biologici Highgrove di Principe Carlo

“Corsero da una parte all’altra del giardino e videro tante di quelle meraviglie che dovettero trattenersi per non gridare dalla sorpresa. Dickon le mostrò le gemme sui rami dei rosai che prima sembravano morti; le indicò anche un’infinità di puntine verdi che spuntavano fuori dalle zolle. Misero i loro avidi piccoli nasi vicino alla terra, annusandone eccitati il tiepido, soave respiro primaverile; zapparono, scavarono, strapparono erbacce e risero sottovoce, rapiti, finché i capelli di Mary non furono arruffati come quelli di Dickon e le sue gote altrettanto rosse, rosse come due papaveri. C’erano tutte le gioie possibili di questa terra, quella mattina lì nel giardino segreto: si sistemarono con cautela sull’erba, restando immobili.”

In queste poche righe tratte da “Il Giardino Segreto”, la scrittrice Frances Hodgson Burnett racconta tutta la meraviglia, lo stupore e l’incanto negli occhi dei giovani protagonisti di uno dei suoi più celebri capolavori nello scorrazzare per un meraviglioso giardino inglese, in cui fauna e flora convivono regalando ad occhi e orecchie sensazioni uniche, irripetibili. Tutto il fascino che provano Mary e Dickon viene reso vivo da un immaginario che tutti conosciamo, fatto di foglie e fiori, di pettirossi e scoiattoli, dello splendido verde dei prati britannici e dei colori dei petali tra siepi e alberi. L’Inghilterra, patria dei nostri tè e infusi biologici, è ricchissima di luoghi speciali come quelli narrati nel celebre romanzo per ragazzi: giardini e parchi sconfinati, in cui è facile perdersi in un viaggio tra fantasia e realtà.

E chissà se da bambino anche Carlo d’Inghilterra, figlio della Regina Elisabetta II ed erede al trono britannico da più di mezzo secolo, è rimasto come molti di noi rapito dai racconti della Burnett. Viene sicuramente da immaginarselo, a giudicare dal maestoso giardino segreto al quale sta lavorando da più di trent’anni! In pochi lo sanno, ma il Principe del Galles dal 1980 ha fatto della sua passione per il giardinaggio una vera e propria missione, trasformando una tenuta del settecento in un suggestivo parco biologico in cui, grazie a mani esperte e continui interventi di manutenzione e cura, vengono ospitate tutte le tipologie di organismi vegetali presenti sul suolo britannico. Siete pronti a scoprire gli Highgrove Gardens, il “giardino segreto” del Principe Carlo?

La magia dei Giardini Highgrove, la residenza del Principe Carlo

All’inizio della storia degli Highgrove Gardens c’è una grande villa georgiana costruita nel ‘700 da un nobile ugonotto, una delle centinaia di grandi residenze e palazzi sparse per le campagne del Regno Unito che, purtroppo fin troppo spesso, vengono lasciate in mano all’inesorabile scorrere del tempo diventando ruderi e rovine. Era il 1980 quando Carlo d’Inghilterra, all’inizio della sua travagliata relazione con Lady Diana, decise di acquistare la tenuta trasformandola in una delle residenze estive della famiglia reale. Bastarono pochi anni perché il Principe di Galles fosse colto da un’illuminazione quanto mai insolita per uno dei rampolli di casa Windsor, per non dire bizzarra: nel 1986 decise di sfruttare gli oltre settecento ettari della proprietà innanzitutto convertendo la “Fattoria del Ducato di Cornovaglia” in un’azienda biologica eco sostenibile, prendendo successivamente i primi trenta ettari di terreno e destinandoli a coltivazione biologica ed, infine, di trasformare tutta la zona in un vero e proprio paradiso naturale.

In che modo, vi chiederete, un Principe può anche solo pensare di mettere in pratica un’idea del genere? Beh, in  pochi sanno, che Carlo nonostante il sangue blu che scorre nelle sue vene, è un uomo di grande umiltà, curioso e ricco degli interessi più impensabili. All’inizio dei lavori, al di là della passione prettamente teorica, sapeva ben poco di agricoltura biologica e coltivazioni: si fece così aiutare da un team di super esperti, tra cui David Wilson, uno dei più grandi esperti britannici in agraria; dalla scienziata e attivista indiana Vandana Shiva, vera e propria bandiera nel campo della protezione ambientale e da numerosi esperti provenienti da ogni parte del mondo. Il risultato è un luogo magico e meraviglioso, che per essere visitato vanta tempi di attesa di oltre cinque anni! Ai tempi lo stesso Principe, con una battuta degna del miglior humour inglese, che descrive molto bene il suo spirito e la forza delle sue idee: “Gli esperti sono stati molto gentili in mia presenza, ma si può solo immaginare, una volta lontani dagli occhi, ciò che hanno realmente pensato su questa mia ultima dimostrazione di squilibrio mentale.” Uno squilibrio mentale, per usare le sue parole, al quale tutti dobbiamo dire grazie!

La "zona franca OGM"

Questo recita il cartello fuori dagli Highgrove Gardens, come a dire che “qui c’è solo vera natura”. Addentrandosi nella vastità del parco naturale si possono scorgere tutti i frutti dell’amore del “Principe contadino con le mani nella terra” per la natura e l’ecologia. Un amore esperto, fatto di anni di studi per preservare le biodiversità, per esaltare le tecniche contadine rurali del passato, per ospitare piante ed organismi a rischio di estinzione. Un modo di pensare che noi di Cupper condividiamo e ci sentiamo di incarnare, utilizzando piante ed erbe coltivate in zone non troppo lontane dalla tenuta di Highgrove, e di questo siamo molto fieri. Passeggiando per il giardino segreto di Carlo, ci si può facilmente perdere in zone predisposte per le piante profumate: wisteria, caprifoglio, gelsomino, holboellia, gigli e timo. Altre parti sono dedicate a coltivazioni sperimentali per mantenere le biodiversità, con dei prati di fiori selvatici che vantano più di trenta specie diverse di piante autoctone ormai introvabili, come le margherite ox-eye, sonaglio giallo, comune macchiato di orchidea, fattura prato della gru e robin lacero e tanti altri. Oltre a tutte le piante tipiche che anche noi usiamo per produrre i nostri infusi biologici: camomilla, melissa, lavanda, tarassaco, menta piperita e tanto altro.

Un capitolo speciale della magia dei giardini Highgrove è dedicato ai numerosi animali del bosco e delle foreste che liberamente scorrazzano negli ettari del parco: uccelli rari, farfalle, pipistrelli, insetti, rettili, mammiferi, mentre una “fauna selvatica benefica” protegge piante e colture contro i parassiti. Nella fattoria ci sono anatre, oche, polli, tacchini, pavoni, cani, gatti, che vivono a fianco di conigli selvatici, ricci e fagiani, mentre i campi sono delimitati da una “striscia colorata” di fiori e piante che forniscono una “grande varietà di nutrimento per le api”.

Il Principe Carlo d’Inghilterra ha creato davvero un posto unico e magico, un esempio di come l’impegno per la natura può portare a risultati straordinari, che tutti dovrebbero nei piccoli gesti di ogni giorno cercare di imitare. Chissà se sono stati i racconti della Hodgson a smuovere il suo animo fanciullo a creare un giardino segreto così incredibile. Chissà se ad ispirarlo sono state le grandi tradizioni che in Inghilterra sono ancora molto rispettate e gelosamente custodite. Chissà se il Principe, passeggiando tra i suoi vivai, dopo una giornata con le mani nella terra, ama guardare il suo operato al tramonto, sorseggiando uno dei nostri infusi biologici che tanto rispecchiano il suo amore per il territorio. Almeno per questo, anche noi di Cupper vogliamo tornare bambini, e sognare.

“In mezzo all’erba, sotto gli alberi, nei vasi grigi delle nicchie, si scorgevano pennellate bianche, d’oro, di porpora; sopra la sua testa gli alberi erano rosa e bianchi, e ovunque si udivano battiti d’ali, suoni flautati, ronzii, dolci profumi”.

 

 

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